Ormai è attuale parlare di hacker e attacchi informatici. Nei siti delle testate giornalistiche locali e nazionali, di ogni livello usano termini errati in barba alla nostra storia informatica. Actual! come nel film il 5° Elemento.
I giornalisti hanno litigato con il termine Hacker. Forse hanno litigato senza saperlo o forse usano il termine “hacker” per aggravare una circostanza. Il termine usato ha un altro significato ma viene usato per fare utenza per i banner sponsorizzati nel loro sito.
Scopriamo insieme cosa significa Hacker, così da sostenere un colloquio o un dibattito nel completo senso del significato attribuito da anni di storia in Italia.
Contenuti della pagina
- Hacker un termine usato male
- Un Hacker caro mio giornalista, è un lamer
- Scopriamo il termine Lamer, cosa dice Wikiperdia
- Il termine Hacker, per difendere le vere personalità geniali.
- Il concetto è chiaro. Ma usato con leggerezza da chi ha portali digitali con alto audience, diffonde un significato errato al termine Hacker al grande pubblico, per monetizzare?
- Una differenza sottile, lontana dai post che leggo online. E poi alcuni chiedono l’abbonamento.
- Non erano hacker ^^
- Più visibilità di altri, l’obiettivo marketing.
- Conclusione
Hacker un termine usato male
Hacker un termine usato male da molti giornalisti che ignorano i veri termini e scrivono all’impazzata per monetizzare. E diffondono un errore sulla professione di molti.
Fin dal principio la nostra storia internet ha molto tempo, a partire dalla prima rete Arpanet che erano poco più di dieci computer connessi fra loro. In un computer un tecnico appoggiò un post-it scrivendo a caratteri grandi “NON SPEGNERE!”! cercando di avvisare i colleghi a non spegnere il computer. Si trattava soltanto del primo server web nel mondo, 24 ore su 24 acceso, sempre connesso.
Da quel periodo ad oggi è passato molto tempo e sto notando come alcune personalità del web stiano straformando alcuni termini del quale non sono nemmeno ben chiare le intenzioni.
Si, mi riferisco al tanto discusso dossieraggio in Italia. Persone che hanno rubato dati sensibili da piattaforme sicure definite personalità di tipo Hacker. Come per le streghe alla fine.
Un Hacker non è un malintenzionato, non è una persona che crea danni. Ogni giorno leggo articoli di giornale sempre attenti agli attacchi hacker rappresentando come malvagi queste persone.
Un Hacker caro mio giornalista, è un lamer
E’ una grande differenza dato che tra un termine e l’altro si passa dall’acqua al fuoco. Ma se nei giornali continuate a scrivere Hacker, allora vi prendo per il culo. Se vai a leggere Wikipedia, giusto l’enciclopedia gratuita famosa su internet, non la conosci ma te ne parlo io, devi sapere che quando parli al pubblico devi dire cose verificate e vere come i giornalisti devono fare.
E’ inutile impiantare nella testa dei tuoi lettori che un Hacker ha rubato dati. E’ proprio un controsenso affermare una cosa simile, mi spiego meglio. Esiste una differenza sostanziale in questi due termini dove uno insegue l’altro.
Scopriamo il termine Lamer, cosa dice Wikiperdia
Da Wikiperdia di apprende che un lamer è un aspirante cracker, presumibilmente con conoscenze informatiche limitate e basilari. Di solito, lo scopo dei lamer è provocare danni a un computer o un sistema protetto solo per divertimento. I lamer non hanno conoscenze informatiche molto profonde e arrivano ai loro scopi usando programmi fatti da altri e seguendo guide che circolano per il web. Sono approssimativi.
L’informatica si è sviluppata anche con i videogame. Molte multinazionali iniziavano a produrre giochi bellissimi, per il PC. Con l’evento di questi giochi sono nati i primi crack, piccoli programmi che illudevano il software ingannandolo e annullando le restrizioni della licenza d’uso. Una attività silenziosa ma criminale che ha danneggiato molte software house. Ma non erano Hacker.
Il Cracker (in informatica)
Cracker (leggi su Wiki), o pirata informatico, è un appassionato di informatica, esperto di programmazione, di sistemi e di sicurezza informatica in grado di introdursi in reti di computer senza autorizzazione allo scopo di danneggiare un sistema informatico. Cracker, NON Hacker.
Il termine Hacker, per difendere le vere personalità geniali.
Hacker è un prestito dalla lingua inglese che designa una persona che utilizza le proprie competenze informatiche per esplorare i dettagli dei sistemi programmabili e sperimenta come estenderne l’utilizzo. Le origini del termine risalirebbero alla seconda metà del XX secolo e col tempo è diventato rappresentativo di una cultura e un’etica legata all’idea del software libero. Successivamente è stato utilizzato in senso generale anche per indicare individui che studiano e sperimentano la materia.
Dal punto di vista informatico, non è da confondere con i cracker, o pirati informatici, il cui scopo è prettamente violare e danneggiare un sistema cui si riferisce impropriamente il mondo giornalistico con il termine hacker.
Il concetto è chiaro. Ma usato con leggerezza da chi ha portali digitali con alto audience, diffonde un significato errato al termine Hacker al grande pubblico, per monetizzare?
Com’era quel detto? Fichi per cipolle? boo. Sicuramente le persone che leggono gli articoli di cui mi riferisco sono colpite da questo termine che ormai è diffuso e stra-usato per scrivere articoli, post digitali. Quando si parla di un pirata informatico etichettandolo come hacker gli fai un complimento, magari ti complimenti con uno che ha rubato o distrutto ambienti di terze parti e rivenduto a estranei i dati di persone.
Quindi su Wikipedia è scritto chiaramente che “dal punto di vista informatico, non è da confondere con pirati informatici, il cui scopo è prettamente violare e danneggiare un sistema.”
Una differenza sottile, lontana dai post che leggo online. E poi alcuni chiedono l’abbonamento.
Avere un sito web, diventare famoso, creare un social paper come li chiamavano una volta, un sito in vista non significa che può cambiare il significato dei termini. Sennò facciamo così, chiamerò da oggi i giornalisti, muratori, perché costruiscono l’informazione ma non sono architetti dei contenuti.
I “Muratori del Web” senza Architetto, sono tanti, tu ti rivedi in questo termine? Sei uno di loro?
Costruiamo il web. Lo costruisco io con un post per diffondere le mie esperienze e offrire qualcosa in più che non esiste usando le mie basi informatiche ce ho costantemente aggiornato nel tempo.
Il web lo costruisci anche tu con il tuo sito aziendale. Viene costruito anche da chi fa informazione. Ma ogni persona o azienda deve dire la verità e trattare con cura gli argomenti con le parole giuste soprattutto quando terzi leggono questi contenuti.
Dossieraggio
Su Google, se cerchi il termine “dossieraggio” il motore di ricerca scoppia. Guarda bene (qui il link) la ricerca della parola in analisi, ecco i risultati, cosa leggiamo.
- Il Sole 24 ORE (vedi il link) – Dossieraggio, l’alibi del super hacker per distrarci dall’inadeguatezza della sicurezza
- RaiNews (vedi il link) – Dossieraggi, indagato l’hacker che scovò l’allora latitante C. B.
- Il Fatto Quotidiano (vedi il link) – Spioni, l’hacker dei trojan abusivi: “Nel pc ho anche segreti di Stato”
- Stato Quotidiano (vedi il link) – “Mi servono soldi, sono in difficoltà”: 70enne spillato dall’hacker
- la Repubblica (vedi il link) – Caso dossier, perché è improprio parlare di hacker
Mi fermo con questo elenco, troppi e troppi articoli errati. DOVETE STUDIARE per esprimervi pubblicamente con la società, perché la manipolate portando avanti gli errori senza mai correggervi.
Addirittura la Repubblica si corregge e dice, non erano hacker!! ahahah giusto!!! erano funzionari interni i malfattori. Errato. Peccato, un’altra occasione persa per fare buon informazione. Sono Lamer improvvisati che usano le loro tecniche male. Ma sono persone che appaiono esperti di fronte agli occhi delle persone, i guru della situa (come dicono oggi).
Non erano hacker ^^
Oltre all’uso di un termine ormai danneggiato nel suo significato ma che da oggi comprendi più la verità) visualizzo alcuni post con connesso il sistema di Google ADS che diffonde banner sponsorizzati da terze persone o aziende nel sito del muratore, e carica pubblicità pertinente alle tematiche trattate nel post.
Ho parlato degli effetti negativi dell’uso dei messaggi sponsorizzati. Prossimamente parlerò anche dei banner pubblicitari che stanno cambiando l’informazione. Molti muratori pur di avere una pagina in più nel sito e ritrovarsi con più banner di Google ADS nel loro sito, possono guadagnarci e questo crea l’ansia da pubblicazione post. Soldi! Ma l’informazione?
Costruire il Web richiede onestà.
Costruire bene il web richiede onestà e precisione: chi crea contenuti deve impegnarsi a usare le parole giuste e ad approfondire ciò che racconta, soprattutto su argomenti complessi come quello degli hacker. Troppo spesso, articoli e fonti autorevoli confondono e utilizzano impropriamente il termine “hacker” per riferirsi a chi commette crimini informatici, creando un circolo di disinformazione.
Per essere costruttori responsabili, dobbiamo fare uno sforzo per comprendere i termini e le tematiche, evitando di alimentare errori e manipolazioni. Costruire il web, quindi, significa anche costruire una cultura digitale più corretta e informata.
Più visibilità di altri, l’obiettivo marketing.
Meglio scrivere nell’articolo “Hacker” così il mio post produrrà più utenza e pubblicità. Mr Google mi pagherà bei soldini attraverso Google ADS se i miei post saranno molto frequentati. Allora esageriamo!
Conclusione
In conclusione, il termine hacker è un prestito dall’inglese che si riferisce a una persona dotata di elevate competenze informatiche, orientata a esplorare e sperimentare i sistemi programmabili per comprenderne i dettagli e ampliarne le possibilità d’uso.
Le sue origini risalgono alla seconda metà del XX secolo, periodo in cui il termine si è intrecciato con una cultura e un’etica legate al movimento del software libero. Questo termine, nel tempo, ha assunto un’accezione più generale, indicando chiunque studi e sperimenti l’informatica per pura curiosità o spirito innovativo.
Tuttavia, in ambito informatico, il termine hacker non va confuso con cracker o pirata informatico: mentre l’hacker agisce per conoscenza e miglioramento, il cracker mira a violare o danneggiare i sistemi. Ma molti giornalisti ignorano i termini e scrivono all’impazzata.
Per concludere, il termine hacker identifica una personalità geniale di cui non saprai mai la sua identità. Mosso per risolvere i problemi ti aiuta. Crea sicurezza informatica con etica. Ma molti giornalisti preferiscono diffondere l’ignoranza, assurdo.